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Assenteismo alla Regione, quattro condanne

Assenteismo alla Regione, quattro condanne

Si è concluso con quattro condanne il processo su presunti casi di assenteismo alla Regione Calabria. A pene comprese fra 12 e 10 mesi sono stati condannati Emilio Barone, Fioravante Levato, Francesca Maimone e Francesco Ruberto, accusati di dei reati di truffa ai danni dello Stato e falsità nell’utilizzazione del badge. La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dal gup di Catanzaro, Domenico Commodaro, che ha concesso la sospensione della pena per tutti e quattro
I fatti contestati si sarebbe verificati in alcuni uffici catanzaresi della Regione, allora ubicati in viale Cassiodoro. Il fascicolo era stato aperto a seguito della denuncia di un dipendente e degli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza. Un processo che ha coinvolto molti altri soggetti: il provvedimento di chiusura indagini ha raggiunto in tutto 51 persone. Le condotte contestate ai quattro soggetti giudicati con rito abbreviato sarebbero consistite nell’avere, quali dipendenti della Regione Calabria, attestato falsamente la loro presenza sul posto di lavoro e indotto, di conseguenza, in errore l’ente pubblico.
Nella sua arringa difensiva l’avv. Giuseppe Fonte, difensore degli imputati, aveva eccepito l’inutilizzabilità della prova video per mancanza in atti di un provvedimento motivato che autorizzasse le videoriprese. E adesso su questo presupposto il legale annuncia appello: «L’eccezione della difesa sarà riproposta in appello, perché credo fermamente sull’illegittimità di queste riprese video, considerato che non c’era nessun decreto motivato che le autorizzasse». (g.l.r.)

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