Pagine e pagine di verbale firmate dopo una lunga audizione. E potrebbe essere solo l’inizio. Perché quella di Paolo Furgiuele dovrebbe essere soltanto la prima di una lunga serie di convocazioni in Procura (nelle vesti di persone informate sui fatti) sulla gestione di Calabria Verde negli 18 mesi. La prossima a vedersi dalle parti di piazza Falcone e Borsellino dovrebbe essere la dirigente dell’ufficio Controllo di gestione Lucrezia Zurzolo: anche dalla sua testimonianza gli inquirenti sperano di trarre elementi utili alle indagini che sarebbe ad ampio raggio, non solo su una gara da 32 milioni (poi revocata) per la fornitura di attrezzature e mezzi antincendio. Un settore delicatissimo quello affidato da Calabria Verde, l’azienda regionale subentrata all’Afor che “gestisce” migliaia di lavoratori forestali e un giro di denaro a nove cifre. L'inchiesta, al momento contro ignoti, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, continua dunque ad allargarsi. Dopo aver verificato le presunte spese “pazze” portate all’attenzione della magistratura, gli inquirenti avevano messo sotto la lente l’iter dell’appalto con fondi comunitari. Ma dopo le nuove acquisizioni di atti da parte della Guardia di Finanza avvenute negli uffici dell’ente strumentale, l’attenzione degli investigatori sembra essersi spostarsi sull'utilizzo di altri fondi.
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