Continuano le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica per tentate di ricostruire i rapporti tra l’ex polo oncologico Fondazione Campanella e il Policlinico universitario. La Guardia di Finanza è di recente tornata nella sede dell’azienda Mater Domini per acquisire nuovi atti utili all’inchiesta. Gli importi messi in bilancio dalla Fondazione Campanella per prestazioni sanitarie erogate non troverebbero corrispondenza nel documento contabile redatto dal Policlinico; in particolare, non sarebbero stati inseriti in bilancio ticket sanitari incassati dalla Mater Domini per prestazioni rese dall’ex polo oncologico. Inoltre, spese sostenute dalla Mater Domini sarebbero state contabilizzate come crediti vantati nei confronti della Fondazione Campanella, sebbene tali somme fossero già in contestazione a partire dal 2010. Ma oltre alla piega presa dall’inchiesta giudiziaria, adesso rischia di esplodere un’altra grana per il Policlinico universitario: il commissario liquidatore, Andrea Bonifacio, ha infatti chiuso la porta ad ogni accordo extragiudiziario per il riconoscimento dei crediti che la Mater Domini dichiara di vantare nei confronti della Fondazione Campanella. E dopo la sentenza del Tribunale che condanna la Regione a risarcire l’ex polo oncologico per i finanziamenti dovuti ma mai erogati per un valore complessivo di ben 81 milioni di euro, sta per partire una richiesta di attribuzione provvisoria di una parte delle somme parti a circa 55 milioni di euro.
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