Sono tanti gli scenari che emergono - e a volte sin qui solo si intravedono - tra le “carte” dell’inchiesta della Procura di Roma e delle Fiamme Gialle che ha scoperchiato il pentolone del malaffare e il sistema delle tangenti per gli appalti all’Anas. Che ci siano profili di indagine da approfondire non l’hanno nascosto gli stessi inquirenti: tangenti, favori reciproci, raccomandazioni. E si allunga anche l’ombra del voto di scambio in questa operazione “Dama nera” nella quale, tra le undici persone raggiunte da una misura cautelare (tra arresti in carcere e “domiciliari”) c’è anche il reggino Luigi Meduri, ex sottosegretario alle Infrastrutture (nel secondo Governo Prodi nel 2006-2008), e Antonella Accroglianò. È lei, per gli investigatori, la “dama nera” che da responsabile del coordinamento tecnico amministrativo si sarebbe messa a capo della presunta “cricca” delle mazzette.
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