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Rischio scioglimento
e caso Wanda Ferro

 

Il  prossimo 23 novembre ci sarà il pronunciamento della Corte Costituzionale sul “caso Wanda Ferro, candidata a governatore del centrodestra, esclusa dal Consiglio regionale, sull’incostituzionalità della nuova legge elettorale calabrese approvata lo scorso anno in regime di prorogatio con la possibilità che  si possa arrivare allo scioglimento del Consiglio regionale. Una eventualità che potrebbe bloccare la programmazione e la realizzazione del cimitero  internazionale dei migranti a Tarsia vicino all'ex campo di concentramento di Ferramonti. Battaglia portata avanti da Diritti Civili e su cui il governatore ha assunto impegni precisi. “Il pericolo per Oliverio(e il Consiglio regionale) - dice Corbelli - non è la sentenza sulla sua inibizione che il Tar del Lazio ha ieri sospeso. Questa è una vicenda assolutamente irrilevante che, come è noto, ho da solo fortemente criticato, giudicando il provvedimento del Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, abnorme e assurdo. Il pericolo vero e concreto per il Governatore calabrese è il pronunciamento della Consulta, il prossimo mese, sul caso Wanda Ferro e sull’incostituzionalità della nuova legge elettorale calabrese Purtroppo questo Consiglio regionale è destinato ad essere sciolto. A decretarne la fine sarà la Consulta il prossimo 23 novembre (esattamente, ironia del destino, a distanza di un anno esatto dalle elezioni regionali) quando si pronuncerà sul ricorso di Wanda Ferro, per la sua ingiusta esclusione dal Consiglio regionale, e su altri ricorsi (di un partito politico, la Democrazia Cristiana, e di diversi cittadini elettori) che denunciano l’incostituzionalità di tutta la nuova legge elettorale calabrese, approvata lo scorso anno in regime di prorogatio. Che il destino di questo Consiglio sia segnato lo si evince in modo chiaro dalla lettura dell’ordinanza del Tar della Calabria, trasmessa per chiarimenti alla Consulta, che non si limita a giudicare solo il caso di Wanda Ferro ma va oltre sollevando pesanti dubbi di incostituzionalità sulla nuova legge elettorale calabrese, citando a questo proposito sentenze  della stessa Consulta e della Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo. L’ordinanza del Tar della Calabria è di fatto una sentenza inequivocabile(basta leggerla per averne contezza!)! E’ vero che non compete al Tar dichiarare l’incostituzionalità di una legge, difatti per questo motivo ha chiesto chiarimenti alla Corte Costituzionale, ma è innegabile che il Tar della Calabria motivando la sua richiesta alla Consulta ha emesso digià la sua sentenza dichiarando l’incostituzionalità della nuova legge elettorale calabrese. Per questo la Corte Costituzionale non potrà limitarsi ad esaminare il solo caso di Wanda Ferro ma, considerando, quello che, ripeto, scrive il Tar nell’ordinanza e la presentazione di altri ricorsi(quello della Democrazia Cristiana e di altri cittadini elettori) nel suo pronunciamento dovrà giudicare e sancire l’incostituzionalità della nuova legge elettorale. Questo non potrà che comportare il conseguente scioglimento del Consiglio regionale. Questa è la mia forte, fondata preoccupazione. Per questo chiedo a Oliverio di finanziare subito l’importante progetto del cimitero internazionale dei migranti. Di farlo prima del pronunciamento della Consulta e dell’assai probabile scioglimento del Consiglio regionale che rischia di far fallire la realizzazione della grande opera umanitaria”.

 

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