. Entro la prossima estate sui fondali marini antistanti il territorio della cittadina jonica saranno installati 283 dissuasori su una superficie di circa 18 chilometri quadrati. Un progetto unico nel Sud Italia teso alla protezione e incremento delle attività della piccola pesca artigianale e della flora marina contrastando la pesca a strascico illegale. Il Paese della Secca continua ad essere all’avanguardia in materia di blue economy. Il progetto è stato illustrato dai responsabili della PRISMA Srl – società che si è aggiudicata la realizzazione dei dissuasori contro la pesca a strascico, per il ripopolamento e l’attività di fish watching, nella Sala Consiliare cittadina, e dal sindaco Ciminelli in occasione della sottoscrizione del contratto. Costo del progetto 450 mila euro interamente finanziato dalla regione. I 283 dissuasori, di cui 80 blocchi posti a piramide, saranno tropicalizzati. Le strutture sommerse che, installate su fondali mobili marini, sono state pensate, infatti, per attrarre la fauna locale, con la possibilità di trovare protezione dalla pesca o dai propri predatori naturali o di alimentarsi su organismi insediatisi sulle nuove superfici resesi disponibili. Saranno messi in posa direttamente al largo delle coste di Amendolara, bypassando la costa e evitando ogni possibile disagio e inquinamento.