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Ragazzo morto suicida
liceo listato a lutto

foto gazzetta del Sud

Il liceo Fermi di Cosenza oggi è vuoto ma non silente. Non ci sono le voci dei ragazzi, ma gli striscioni con le scritte cubitali da cui trapela il dolore degli adolescenti per la morte di un compagno di scuola. Ci sono molti modi per urlare e i coetanei di Francesco lo fanno così quando l'angelo nero fa capolino nell'età della spensieratezza e sconvolge giovani, famiglie e istituzioni. Francesco De Luca, Kekko per gli amici è andato via sbattendo la porta della vita, impiccandosi ad un albero in un terreno a Pietrafitta. Era uscito nel pomeriggio di lunedì per raccogliere funghi. Non è tornato a casa. Scattate le ricerche, la macabra scoperta. Pare sia stato un suo ex professore di liceo unitosi ai soccorritori a ritrovarlo. Sul suo banco nella quarta N fiori e biglietti, sui social il saluto di amici e docenti. Francesco, la media del dieci a scuola, era un ragazzo brillante e solare. Così viene descritto anche nel giorno del funerale. Eppure qualcosa nel suo cuore deve essere accaduto. Ma cosa? E quando? Perchè? Sono le domande che oggi si pongono in tanti. Quali segnali ha inviato Francesco, perchè non li abbiamo colti, dobbiamo prestare più attenzione ai ragazzi. Preside e docenti alle prese con il difficile compito di spiegare ciò che non è possibile spiegare s'interrogano e aprono il confronto con gli alunni. Intanto oggi i cancelli del Fermi restano chiusi. Tutti da Francesco per l'ultimo saluto, per quell'innaturale e prematuro distacco che fa sentire tutti colpevoli e distratti. 

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