Guerra senza sosta alla pesca selvaggia del tonno rosso sul tirreno cosentino da parte degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro, alla guida del Comandante Andrea Ch’irizzi. In due settimane sequestrati 542 esemplari, per un peso superiore a mezza tonnellata, di specie ittiche allo stato giovanile, di cui 510 tonni rossi sottomisura (ossia ben al di sotto della taglia minima prevista per gli esemplari adulti che è di 115 centimetri di lunghezza o 30 chilogrammi di peso). L’operazione è frutto di un’incessante azione di vigilanza e controllo, in mare e a terra lungo i 70 Km di costa di giurisdizione, che ha comunque avuto, a prescindere dal novellame che oramai era stato pescato e che è stato sequestrato, un’ulteriore e più importante risultato: è stato evitato il compimento di una vera e propria razzia. In un tratto di spiaggia a sud di Cetraro e in un altro di Cittadella del Capo di Bonifati sono stati sequestrati rispettivamente 94 e 89 esemplari di tonno rosso che individui avevano deciso di sbarcare proprio lì dopo averli pescati nelle acque marine di Cittadella del Capo. In porto a Cetraro una persona stava sbarcando, appena rientrata da mare con il proprio natante, 79 esemplari di tonno rosso nascosti in due cesti. Due conduttori di natanti da diporto sono stati sorpresi dall’equipaggio della motovedetta CP705 con a bordo 41 esemplari di specie ittiche sottomisura, tra cui tonno rosso, nelle acque antistanti il litorale di Belmonte Calabro. Inoltre sono stati sequestrati 117 esemplari di tonno rosso sottomisura in tre differenti giornate a Cetraro, 46 a Fuscaldo, 37 ad Acquappesa, altri 7 a Bonifati
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