Calabria

Sabato 23 Novembre 2024

Morte carabiniere
cordoglio in città

Cordoglio a Rossano per la morte di Giampiero Scalercio, il carabiniere 50enne morto dopo una lunga agonia in seguito ad un incidente sulla Statale 106 una  nei pressi di Cutro. Il militare era originario della città bizantina ed era in servizio presso la caserma di Cirò Marina. Scalercio  era rimasto coinvolto a bordo della sua Ford Focus mentre viaggiava in direzione Catanzaro. Nell’impatto erano rimaste ferite tre persone e proprio Giampiero era stato estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco e consegnato alle cure dei sanitari del 118 per essere trasportato all’ospedale di Crotone, riportando fratture multiple. Si è spento ieri mattina intorno alle 11:00, lascia la moglie e due figli. Il sindaco di Cirò Marina, Roberto Siciliani, ha annunciato che il giorno del suo funerale le bandiere del Comune saranno esposte a mezz’asta in segno di lutto. L’’Associazione Basta Vittime sulla SS 106  nell’esprimere cordoglio ricorda che “Giampiero Scalercio è la ventesima vittima della S.S.106 in Calabria dall’1 gennaio 2015 dopo Claudio Modafferi (di 33 anni), Giuseppe Alosa (60 anni), Maddalena Bandi (72 anni) ,Matteo Brigandì (38), Giuseppe Leonardo Farini (47), Sing Jaswinder (36) Antonio Pugliese (24), Paolo Foti (59), Ilaria Geremicca (22), Maria Grillone (61), Francesco Paparo (24), Giovanni Zappavigna (57), Malena Simona (45), Nicastro Maria (81), Grasso Caterina (93), Malena Giuseppe (79), Luigi Caliò (90), Giuseppe Petitto (45) e Gaetano Aiello (80). Da gennaio 2015 fino ad oggi, c’è una vittima ogni 14 giorni ed a ciò dobbiamo aggiungere centinaia di feriti i quali, non pochi, dopo l’incidente resteranno per sempre con danni permanenti. Pertanto l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nell’evidenziare l’ennesima tragedia sull’asfalto della strada più pericolosa d’Italia intende denunciare le responsabilità di quanti restano ancora indifferenti di fronte alla più grande Strage di Stato della storia della Repubblica Italiana. L’ennesimo tragico incidente sulla S.S.106 ci spinge con più forza a continuare la nostra battaglia di civiltà “NO S.S.106 – NO VOTO” affinché il numero maggiore di calabresi possa decidere liberamente di non votare per le elezioni governative. L’Associazione, infatti, ritiene che non sussistano in Calabria le condizioni per partecipare alla vita democratica di uno Stato assassino che uccide i calabresi sulla S.S.106 tramite l’indifferenza, l’irresponsabilità e l’incapacità di agire per porre un rimedio concreto alla più grande Strage di Stato della storia italiana attuando un programma serio e determinato di ammodernamento e messa in sicurezza della “strada della morte”.

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