
Uno dei cinque treni, a bordo dei quali vi è un consistente gruppo di marchigiani - ha riferito Pagliuca - è fermo non lontano dal confine di Ventimiglia, nell'area più colpita dal maltempo; altri due treni sono poco distanti da Tolone, gli altri due sono in una zona a nord di Marsiglia. "Già da ieri sera - ha detto il presidente dell'Unitalsi - i pellegrini sono assistiti da volontari francesi vicini alla nostra associazione e dalla protezione civile francese. Sono stati distribuiti pasti e altri generi di conforto. Ora si stanno studiando misure operative, anche se la situazione è difficile: ci è stato riferito che in alcuni punti la ferrovia è stata inondata da 80 cm d'acqua". In particolare, "si sta valutando l'eventualità - ha detto Pagliuca - di far retrocedere alcuni dei cinque treni e di seguire poi un percorso alternativo, via Modane, per rientrare in Italia. La situazione più delicata - ha aggiunto - riguarda il treno fermo non lontano dal confine di Ventimiglia". Il pellegrinaggio nazionale a Lourdes dell'Unitalsi - Associazione cattolica che periodicamente accompagna malati nel santuario mariano francese - è cominciato il 28 settembre scorso e doveva concludersi oggi con il rientro in Italia. (ANSA)
In un convoglio malati, pellegrini e volontari di Sicilia e Calabria. Stavano rientrando dal viaggio a Lourdes iniziato sabato 26 settembre. Sono fermi dalle 19 di ieri a Tolone, circa 600 persone. Stanno tutti bene e vengono assistiti anche dalla locale protezione civile.
Tre dei 5 treni partiti la scorsa settimana in pellegrinaggio con l'Unitalsi sono fermi da ieri sera a Tolone. A riferirlo è Grazia Napoli, giornalista e volontaria che si trova su uno dei treni bloccati a causa del maltempo. "Questi sono "treni bianchi" forniti di cucine, bar, cuccette che ospitano ammalati - spiega la volontaria - siamo autonomi, ci sono con noi 10 medici e infermieri. I malati sono continuamente assistiti. Il problema è che non sappiamo bene quando i treni potranno ripartire". In difficoltà maggiori si troverebbero gli altri due treni partiti prima di questi tre fermi al momento a Tolone, "ma non ci sono feriti nè situazioni drammatiche, a quanto mi è stato riferito", racconta Napoli. Il pellegrinaggio era partito domenica scorsa e doveva durare una settimana. Oltre 2200 sono i pellegrini partiti con Unitalsi in treno ma molti altri sono partiti con aerei o mezzi propri; a Lourdes i pellegrini Unitalsi erano complessivamente circa 6 mila. (ANSA)
"Il disastro è stato grande, con il crollo di ponti e l'interruzione delle linee ferroviarie. Siamo stati in contatto tutta la notte sia da Roma, che da Lourdes con i referenti dei diversi treni unitalsiani. La situazione è sotto controllo e grazie alla presenza dei nostri volontari i pellegrini sui treni stanno vivendo questo momento di disagio con grande serenità". Così Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell'Unitalsi. "Mi auguro - aggiunge Pagliuca - che la situazione si sblocchi al più presto per potere permettere ai nostri treni di rientrare in Italia sembra attraverso la linea alternativa di Modane. In questo momento nelle cappelle allestite su ogni sui treno si sta pregando per le vittime dell'alluvione e per il Santo Padre che oggi apre il Sinodo dei Vescovi per la Famiglia". Unitalsi rende noto in un comunicato che sono 5 i treni con a bordo oltre 2500 pellegrini tra cui molti malati e disabili che sono rimasti bloccati a causa della devastante alluvione che ha colpito questa notte la Costa azzurra e la regione francese delle Alpi Marittime. I treni Unitalsi stavano rientrando in Italia dopo il pellegrinaggio nazionale che si è tenuto a Lourdes dal 28 settembre al 3 ottobre. In questo momento i treni sono fermi a Cannes quello delle Marche, a Tolone quelli della Sicilia e della Calabria e Marsiglia quelli dell'Emilia Romagna, Piemonte e Puglia. Questi ultimi dovrebbero potere ripartire via Modanne per l'Italia appena verranno reperiti i locomotori adatti. La presidenza nazionale dell'Unitalsi ha attivato una task-force a Roma e Lourdes per raggiungere con macchine e pulmini i treni soprattutto per potere portare ai pellegrini i generi di prima necessità: acqua, cibo e coperte. (ANSA)
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