Paradossi italiani. Il consigliere regionale della CDL interviene sulla questione mobilità. “Ci sono due strade, anzi due autostrade ultra moderne, inaugurate un anno fa, nel cuore della Lombardia, costate fior di miliardi di denaro pubblico, investito dallo Stato, che all’inizio doveva solo supportare l’investimento privato ma che alla fine l’ha quasi del tutto soppiantato. Due “grandi” vie di comunicazione, nate con lo scopo di sopperire ai gap (e fa sorridere!) del sistema mobilità nell’area metropolitana Milano-Bergamo-Brescia, e che oggi sono di fatto un deserto d’asfalto pieno di tutte le più moderne tecnologie per la sicurezza dei viaggiatori. Ma di quali? Sta facendo il giro del web un video caricato su you-tube da tre ragazzi che improvvisano una partita a calcio, indisturbati, lungo una delle corsie della nuovissima A-35 “Brebemi”. Proprio lì dove non possano macchine! Incredibile, ma vero. Una strada inutile - l’altra è la Tangenziale est esterna di Milano (A-58 Teem) - lunga 67 km e costata 2,4 miliardi di euro. Praticamente i soldi che servirebbero per realizzare l’utilissimo ammodernamento della Statale 106 nel tratto Sibari-Roseto ed il completamento dell’altrettanto utile ampliamento della Salerno-Reggio Calabria da Cosenza Sud ad Altilia. Questi sono i paradossi di un’Italia ferma al palo, sprecona con chi ha e vergognosamente spilorcia con chi non ha nulla, e di un Governo antimeridionale. Tutto ciò mentre la Calabria rimane con il fiato sospeso per la probabile revoca dei fondi destinati alla realizzazione del megalotto 3 della Statale 106 e mentre il presidente di Anas, Gianni Armani, pone il veto su ulteriori investimenti per la Sa-Rc.