Non sapevano di essere tenuti sotto controllo dalla polizia due rapinatori che, ieri mattina, hanno assaltato la Banca di Imola di Solarolo, nel Ravennate. Fuggiti con circa 4.000 euro dopo avere minacciato gli addetti con un taglierino, sono stati bloccati mentre stavano imboccando l'autostrada a Faenza per fare ritorno a Bologna: sulla loro auto gli investigatori della squadra Mobile del capoluogo emiliano avevano installato un gps satellitare, per monitorare i movimenti di uno dei due, già sospettato di almeno un'altra rapina. In manette sono finiti Alfonso Petrelli, 32enne di Rossano Calabro (Cosenza), con precedenti, e Manuel Giovanni Cristiani, crotonese di 21 anni, incensurato, entrambi domiciliati a Bologna. Dall'istituto di credito i due sono fuggiti in sella a uno scooter rubato, che hanno abbandonato poco dopo per proseguire sulla Fiat Panda di Petrelli. Quando gli agenti li hanno bloccati, alla guida c'era Cristiani mentre il complice si era nascosto nel bagagliaio dell'utilitaria, dove è stato recuperato anche il bottino. Da alcune settimane gli investigatori della Mobile avevano cominciato a tenere d'occhio il calabrese, installando anche la 'microspia' sulla sua auto, nell'ambito di un'indagine su un'altra rapina (bottino di 7.000 euro), compiuta il 30 luglio in una banca di Mordano, sulla quale gli accertamenti sono ancora in corso. I due sono stati rinchiusi nel carcere di Ravenna a disposizione del Pm Massimiliano Rossi, che ha coordinato l'indagine. (ANSA)