"Ferdinando Lazzaro è una figura da me straconosciuta, strafrequentata e strasentita e, in tre anni di indagini, la procura non lo ha mai accusato di reati di carattere mafioso". Il senatore Stefano Esposito commenta così, nel corso di una conferenza stampa, il rapporto dei carabinieri del Ros secondo cui l'imprenditore valsusino imputato nel processo 'San Michele' sulle presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Piemonte lo contattò perché intervenisse in suo favore nell'assegnazione dei lavori per la Torino-Lione. "Lazzaro si rivolse a me, e ad altri, perché il consorzio Cmc (il gruppo che aveva ottenuto da Ltf la realizzazione dell'opera, ndr) - sostiene il senatore Esposito - Cmc avviò una trattativa 'a strozzo' nei confronti delle aziende valsusine. I documenti riportano un mio comunicato congiunto con l'onorevole Napoli in cui attacchiamo Regione Piemonte e Provincia di Torino perché non vedevamo la ricaduta dei lavori per la Tav sulle imprese locali. Io quella battaglia l'ho fatta e continuo a farla".
"Nel 2012-13 Lazzaro venne a parlarmi di alcune questioni relative alla Sitaf (la società di gestione dell'autostrada del Frejus - ndr) - aggiunge Esposito -. Mi recai dopo le vacanze natalizie dall'allora procuratore Caselli, che mi disse di rivolgermi ai Ros. Lì feci un lungo racconto, circa due ore, di quello che mi aveva detto Lazzaro. I Ros chiamarono altre persone, che io avevo indicato come utili per verificare quanto da me detto". "Mi era chiaro di avere a che fare con un imprenditore che mi veniva a raccontare delle cose che aveva vissuto in un sistema opaco, che lo stava espellendo, e lui cercava di sopravvivere - sostiene ancora Esposito -. Mi dispiace solo di una cosa: che una teoria politica portata avanti negli ultimi 5-6 anni da un movimento politico, il M5S, che ha sempre teorizzato che quegli imprenditori fossero legati alla mafia si trasformi in una tesi giornalistica falsa. Perché nonostante tutto questi non sono mafiosi, e non perché lo dico io, ma perché lo certifica la procura di Torino che non ha indagato nessuno per reati del genere. Io li ho difesi su questo versante e continuerò a farlo. Hanno altri conti con la giustizia. Quando venne da me, sapevo che Lazzaro era stato coinvolto in 'Asfaltopoli', ma è un'altra cosa". Esposito annuncia infine l'intenzione di fare causa civile nei confronti della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Francesca Frediani, che ieri ne aveva chiesto le dimissioni. "Dopo il comunicato stampa della consigliera Frediani, in cui vengo chiamato in causa come collettore della 'ndrangheta, e come collante tra politica e 'ndrangheta, provvederò a intentare una causa civile, perché non perdo neanche tempo di fare quella penale". (ANSA)