Si abbatte implacabile la pioggia sulla città di Rossano, non concedendole neanche il tempo di un respiro o di far rimarginare le profonde ferite inferte dall’alluvione del 12 agosto scorso. Nemmeno un mese e mezzo dopo, domenica notte un violento nubifragio ha nuovamente messo a dura prova il territorio, ancora in attesa di interventi radicali per la messa in sicurezza. Per di più tutto è avvenuto nel giorno di riapertura delle scuole, procrastinato di una settimana dal sindaco proprio per ripristinare la sicurezza dell’assetto urbano. Anche se per la ripresa delle lezioni tutto è filato liscio per gli alunni. La zona che ha subito i maggiori disagi e la valle del Colognati, attraversata dall’omonimo torrente, le cui acque si sono andate via via ingrossando fino ad esondare, mentre la pioggia incessante ha causato frane e smottamenti in tutta l’area. Sono venti le famiglie rimaste isolate per il fango che ha invaso la strada di collegamento con il centro abitato, costoni crollati e pericolo di un ulteriore sgretolamento della terra. Dalle prime luci dell’alba di ieri sul posto è stata impegnata una squadra del Corpo Forestale dello Stato del comando di Rossano, che ha coordinato l’intervento di mezzi speciali messi a disposizione dell’amministrazione comunale, che ha attivato un paio di ditte private per liberare la via di collegamento. Saltate per qualche ora le linee elettriche e quelle telefoniche, creando un vero e proprio black-out della zona con il resto del mondo. Gli interventi sono proseguiti senza sosta fino al tardo pomeriggio e in serata erano rimaste solo un paio di famiglie ancora alle prese con il fango e detriti dinanzi a casa. Problemi, ma in questo caso principalmente alle colture, in contrada “Bucita-Pontì”, dove non reggono gli argini del torrente Sanfile e i circa 20 proprietari dei terreni adiacenti si dicono preoccupati in quanto un ulteriore allagamento dei terreni metterebbe a serio rischio la raccolta sia olivicola che agrumicola. Intanto nel centro storico, la cui viabilità è messa dura prova per i crolli dell’estate scorsa, proseguono i lavori di ripristino del cunicolo fognario sottostante via XX Settembre, mentre ieri ha ceduto, creando una buca di diversi metri, uno dei gradoni di accesso alle terrazze di Villa Laboria. Ritornando a via XX Settembre, le avverse condizioni meteo delle ultime ore, purtroppo, hanno rallentato le attività programmate dall’ufficio tecnico comunale che ha lavorato a pieno regime e con ampio dispiegamento di forze anche nei giorni festivi. Quindi dagli uffici comunali fanno sapere che la viabilità lungo via XX Settembre, già compromessa a causa della frana che ha interessato un tratto di via Minnicelli ritornerà pienamente fruibile da domani mattina. Come è noto il cunicolo fognario di via XX Settembre, è totalmente crollato per oltre 20 metri per via anche degli effetti del nubifragio dell’agosto scorso e l’opera di ripristino, attivata d’urgenza dagli uffici comunali, ovviamente ha compromesso ancora di più la già precaria condizione della viabilità della zona bassa del centro storico, che al momento resta collegata al sistema viario urbano principale dalle sole vie secondarie. Dunque, per consentire l’accesso quanto più agevolato alle zone Penta, San Martino, Porta Giudecca, Catiniti, Caserma Santa Chiara e San Nico, considerato anche la chiusura permanente di via Minnicelli, è stato attivato il doppio senso di marcia alternato nei seguenti tratti di strada: via Don Ciro Santoro, piazza Duomo, Via Labonia, via Toscano Mandatoriccio e discesa Arcivescovado. Questo fino al ripristino parziale della viabilità zona bassa e comunque fino all’apertura del tratto di via XX Settembre previsto per domani.
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