La manutenzione del patrimonio ambientale crea sviluppo. Sono stati avviati a San Basile, i lavori di rimboschimento del monte Carci. I cantieri, aperti da qualche giorno, rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno occupazionale per 34 operai forestali. Per gli interventi di riqualificazione di un’importante porzione di territorio, i nuovi lavoratori formati e selezionati da una società specializzata del settore idraulico forestale, si alterneranno per 60 giornate lavorative nelle operazione di pulitura e piantumazione di circa 900 specie di alberi tra lecci, pini e ontani. L’intervento finanziato con le risorse del Piano di sviluppo regionale con un contributo di oltre 84mila euro, si inserisce nelle politiche di prevenzione degli incendi, delle calamità naturali e costituisce un’opera di mitigazione del dissesto idrogeologico, fenomeno che interessa tante zone interne del comprensorio del Pollino. Il sindaco, Vincenzo Tamburi, tiene a sottolineare quanto la sua amministrazione già nel 2014 sia stata «pilota nei progetti di rimboschimento e nella creazione di una nuova occupazione nel settore idraulico-forestale». Nel caso specifico del monte Carci, il primo cittadino arbëresh entra nei dettagli per ribadire l’importanza dell’intervento. «Il rimboschimento oltre a cambiare volto al monte Carci e a migliorare la qualità degli ambienti- dichiara Tamburi- rappresenta una vera e propria operazione di prevenzione di frane e smottamenti in una zona strategica che sovrasta il centro abitato». Anche questo progetto segue il percorso di valorizzazione delle zone agricole messo in atto dall’esecutivo Tamburi che presto darà alla comunità un nuovo acquedotto rurale.
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