Brutta sorpresa per il comune di Crosia dal vertice con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri De Vincenti presso la prefettura di Cosenza sull’alluvione del 12 agosto scorso. Il centro dello jonio cosentino si è visto escludere dallo stato di emergenza. “È inconcepibile – afferma il sindaco Russo - che il Governo non abbia riconosciuto lo Stato di emergenza per il Comune di Crosia, per l’alluvione che ha colpito il territorio della Bassa Sibaritide lo scorso 12 agosto 2015. Una decisione ingiusta, inammissibile e inaccettabile, in quanto gli interventi effettuati in somma urgenza dagli uffici comunali sono palesi e facilmente riscontrabili. Nella fase post alluvione abbiamo partecipato a tutti gli incontri tecnici e operativi che si sono tenuti presso il Centro Com di Rossano, alla presenza del Prefetto di Cosenza e dei vertici regionali della Protezione civile ed abbiamo messo in atto tutte le indicazioni forniteci dal tavolo tecnico, comprese le opere realizzate in somma urgenza per tamponare le situazioni di maggiore criticità e di pericolo per la popolazione, per circa 100mila euro, così come ci è stato indicato. Oggi, non essendoci stato riconosciuto lo Stato di Emergenza, ci ritroviamo con questa spesa che non è coperta da nessun capitolo e che dovrà essere riconosciuta come debito fuori bilancio. Per un Ente già in stato di predissesto, questo comporta il serio e concreto rischio di default delle casse comunali, quindi di mandare il Comune in dissesto finanziario.
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