Anche per il secondo filone di Aemilia, che coinvolge 23 persone, la Dda di Bologna ha inoltrato al Gip le richieste di rinvio a giudizio. Si tratta del troncone bis dell'indagine contro la 'ndrangheta in Emilia, che si è concentrato sugli aspetti patrimoniali e sulle intestazioni fittizie delle società per evitare di ricondurre la proprietà ad esponenti della cosca. Il 16 luglio c'erano state nove misure di custodia cautelare nei confronti anche di Nicolino Grande Aracri, ritenuto un boss.
e richieste di rinvio a giudizio sono firmate dai Pm Marco Mescolini e Beatrice Ronchi e l'obiettivo della Procura è riunire le due parti dell'indagine nell'udienza preliminare, ancora da fissare e prevista per fine ottobre. Nel filone principale sono 219 le posizioni che saranno al vaglio del Gup con l'associazione di tipo mafioso contestata a 54 persone. Oltre a Grande Aracri, sono coinvolti in Aemilia-bis Alfonso Diletto, per gli inquirenti un elemento importante della cosca soprattutto per la gestione degli affari, la figlia Jessica Diletto, Michele, Domenico e Catiana Bolognino, poi l'imprenditore Giovanni Vecchi, il figlio Silvano, Patrizia e Alfonso Patricelli, oltre a Gianluigi Sarcone. (ANSA)
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