“Ci sarà anche un mausoleo, come ha proposto ieri il quotidiano della Chiesa, Avvenire, il piccolo Aylan Kurdi, il bambino siriano di 3 anni, trovato senza vita su una spiaggia della Turchia, le cui foto hanno commosso e scosso tutto il mondo e che ha cambiato il corso della storia e dell’accoglienza dei migranti, nel cimitero internazionale dei migranti che sarà realizzato dalla Regione Calabria e che verrà intitolato ad Aylan, simbolo dell’orrore della tragedia dell’immigrazione, per non dimenticare e ricordare invece sempre il suo sacrificio”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. Il cimitero internazionale dei migranti, proposto da Corbelli, così come ha ufficialmente preannunciato il Presidente Mario Oliverio, sarà realizzato in un luogo fortemente simbolico, nell’area dell’ex campo di concentramento Ferramonti di Tarsia. Corbelli esprime apprezzamento per la proposta del giornale della Cei che ha ripreso la sua proposta, ma chiede di realizzare e ospitare il mausoleo nel cimitero internazionale dei migranti che sarà intitolato proprio al piccolo Aylan. Se il mausoleo venisse realizzato lì a Kobane, in quello sperduto, lontano e isolato paesino della Siria, sarebbe purtroppo assai presto completamente dimenticato, perché diventerebbe solo un piccolo monumento funerario in un deserto, afferma Corbelli. Se invece sarà ospitato(anche solo simbolicamente, senza le spoglie mortali del bambino che resterebbero lì a Kobane, dove sono state sepolte insieme a quelle del fratellino, Galip e della loro mamma, Rehan, morti anche loro nel tragico naufragio dei giorni scorsi) nel cimitero internazionale dei migranti che porterà il suo nome sarà per sempre luogo della memoria e sarà sicuramente meta di tutti coloro che si recheranno a rendere omaggio alle vittime delle tragedie del mare e dell’immigrazione, siano essi familiari dei migranti morti, cittadini del mondo o capi di stato e di governo che arrivano in visita in Italia.
Caricamento commenti
Commenta la notizia