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Docente ateneo Reggio:
De Stefano preparatissimo

"Scusi ma perche dovrei pentirmi? Paolo Rosario De Stefano era estremamente preparato e sicuro di se, sciolto. Il 30 se lo meritava tutto". Lo ha detto Attilio Gorassini, direttore del dipartimento Giurisprudenza dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, in una intervista a Klaus Davi per Huffington Post, diretto da Lucia Annunziata. L'intervista al docente è stata diffusa dallo stesso Klaus Davi. Gorassini è uno dei docenti che ha esaminato Paolo Rosario De Stefano, presunto boss dell'omonima cosca della 'ndrangheta tornato in libertà nelle settimane scorse per 'meriti universitari'. La vicenda ha provocato una interrogazione del segretario della commissione parlamentare antimafia Marco di Lello. "Era sciolto, molto sicuro di se. Sicuramente - aggiunge il docente - ha avuto tempo per studiare ma ho esaminato altri carcerati e non erano cosi preparati come lui. Me lo ricordo benissimo quell'esame. Sapeva i testi a memoria, la legge sulla procreazione assistita; questioni tecniche sulla maternità surrogata, le conosceva perfettamente, ma non a pappagallo. Era proprio padrone della materia. Parliamo di uno degli esami non tra i più impegnativi, bio diritto - è vero -, ma comunque 200 pagine di testo padroneggiate con estrema sicurezza". L'esame - secondo quanto riporta la nota di Davi - avvenne a distanza, tramite video conferenza, perché De Stefano era detenuto. "Ovviamente, alcune sfumature - prosegue il docente - possono sfuggire quando non si e vis à vis ma era veramente preparatissimo sapeva tutto. In generale, credo che l'idea del mafioso troglodita sia appannaggio del passato. Visti i risultati, non credo che per lui la scarcerazione sia stata un bene".

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