Pensare che il Comune di Corigliano, a tutt’oggi impegnato a fronteggiare, da solo e con risorse insufficienti, la gravissima emergenza alluvione delle scorse settimane, sia nelle condizioni umane, logistiche, infrastrutturali ed economiche per poter gestire addirittura il quinto sbarco di migranti al Porto, annunciato per domattina è evidentemente segno di acuta irresponsabilità istituzionale a tutti i livelli, oltre che di totale assenza di rispetto per quanto questa comunità ha passato e sta passando, non soltanto a causa dell’alluvione. Siamo allo stremo! Su tutte le furie il sindaco Geraci :” Dov’è lo Stato? Di quale Stato parliamo – si chiede il sindaco - forse quello capace i far seguire al danno anche la beffa? Da una parte, infatti, abbiamo preso atto soltanto ieri (giovedì 27) dello stanziamento di 3,9 milioni di euro per i danni subiti nell’intera area urbana Corigliano-Rossano; una cifra del tutto irrisoria se rapportata a quanto richiesto, perfettamente inutile ad affrontare la quantità e gravità di distruzione strutturale prodottasi con l’alluvione dell’11 e 12 agosto scorsi. Dall’altra, a distanza di sole poche settimane dall’alluvione e nel mentre la nostra Amministrazione Comunale continua, da sola, senza alcun aiuto di altri enti, a far fronte alle innumerevoli e più gravi emergenze determinatesi su tutto il territorio, ci viene comunicato, come se nulla fosse, l’ennesimo sbarco di 250 migranti nel nostro Porto. Abbiamo già informato formalmente la Prefettura: non abbiamo a disposizione nessuna risorsa economica né di altro tipo utile per gestire questa evitabile emergenza nell’emergenza”.