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Governi locali
un salasso da
1,4 miliardi euro

Ammontano a 1,4 miliardi di euro i pagamenti effettuati nel 2014 per le indennità degli organi istituzionali degli enti territoriali “più in vista” pari a poco più di 23 euro per ciascun cittadino. Ben otto le regioni i cui  enti locali stanziano una cifra almeno doppia di quella media italiana: svettano Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, seguono Molise, Basilicata, Sardegna, Calabria, Sicilia e Umbria. Le realtà più virtuose in Lombardia e nel Lazio. Nei primi otto mesi del 2015 liquidati poco più di 675 milioni di euro per il mantenimento della rappresentanza locale Sono questi alcuni dati del report scientifico sui costi della politica negli enti locali realizzato da Demoskopika. Il presidente dell’Istituto, Raffaele Rio: «Inutile spremere gli enti locali senza una visione d’insieme. Si rimetta mano alle partecipate, ai costi e ai fabbisogni standard ancora in alto mare». Cinque le tipologie di enti locali sotto osservazione: Regioni, Comuni, Province, Comunità montane ed Enti parco.  Con 741 milioni di euro, pari al 52,6% dei costi complessivi, prevalogono le spese sostenute per il funzionamento degli organi istituzionali delle Regioni ed, in particolare, per l’indennità di carica e di missione ai componenti del Consiglio e della Giunta regionale, del Presidente della Giunta, le spese di funzionamento dei gruppi consiliari, i compensi derivanti dalla partecipazione dei componenti degli organi istituzionali alle riunioni degli organi. A seguire i costi messi in campo per i Comuni pari a 555,3 milioni di euro (39,4%), per le Province con 105,6 milioni di euro (7,5%). In coda, con esborsi meno rilevanti, le spese sostenute per le Comunità montane e per gli Enti parco pari rispettivamente a 4,4 milioni di euro (0,3%%) e 2 milioni di euro (0,1 %).  Sul versante opposto, a conquistarsi il podio delle regioni “formiche”, meno dispendiose, Lazio e Lombardia i cui governi della rappresentanza locale hanno generato costi rispettivamente per 75,1 milioni di euro pari a 12,8 euro per abitante e per 128,7 milioni di euro pari a 12,9 euro per abitante. La graduatoria delle realtà regionali “virtuose” prosegue con la Campania le cui spese di funzionamento dei governanti locali sono state, nel 2014,  pari a 90,1 milioni di euro  (15,3 euro pro capite) e la Toscana con costi generati in rappresentanza locale di 57,6 milioni di euro  (15,4 euro pro capite). Seguono l’Emilia Romagna con una spesa pari a 74,9 milioni di euro (16,8 euro pro capite), il Veneto con una spesa pari a 84,5 milioni di euro (17,1 euro pro capite) e, infine, la Puglia con una spesa pari a 77,9 milioni di euro (19,1 euro pro capite). Nel 2014, i costi della politica hanno subìto una significativa sforbiciata rispetto al 2009 quando il monte spesa per i governi locali era complessivamente di 1.827 milioni di euro: 418,8 milioni di euro in meno pari al 22,9%.

 

 

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