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La città piange
Amalia Aletti

Fatale ad Amalia Aletti, giovane e brillante stilista cosentina, addetta alle sfilate di Prada il suo amore per l’Africa. In Namibia, durante una escursione in quelle terre selvagge e incontaminate, la jeep su cui viaggiava insieme al compagno  ed ad altri due amici per cause in corso di accertamento le notizie sono frammentarie, ha sbandato e si è capovolta. Per Amalia non c’è stato nulla da fare. I soccorsi purtroppo sono arrivati tardi perchè il centro abitato più vicino era molto distante. Illesi gli altri passeggeri.. Quando la notizia è arrivata a Rocca Imperiale piccolo centro dello jonio cosentino in cui vivono i genitori di Amalia e dove lei aveva trascorso qualche giorno di vacanza prima di partire per l’Africa, tutta la comunità è stata avvolta dallo sconcerto, dal dolore, dalla commozione. Qui tutti la conoscevano ed erano fieri di quella giovane donna che era riuscita a farsi strada, grazie al suo talento, nel mondo dell’alta moda. Qui lei tornava appena possibile e non ha mai mancato di dare il suo contributo aiutando e sostenendo il cugino Giuseppe Aletti, promotore del festival di poesia ‘Il Federiciano’, uno dei più importanti della Calabria.. Disperati i genitori, il papà Vincenzo vigile urbano, la mamma Patrizia, i due fratelli e la sorella. La loro casa è diventata meta di un triste pellegrinaggio. Tutti si sono stretti attorno alla famiglia a cominciare dal sindaco Ranù. Un tragico destino per Amalia che se ne è andata in terra d'Africa a soli 34 anni. Sconcerto e incredulità anche nella prestigiosa maison milanese che ha perso una delle sue promesse più talentuose. La salma è ancora in Arica e non si sa quando arriverà a Rocca.

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