Hanno trascorso la prima notte nei due centri di accoglienza le 500 persone evacuate da case e strutture turistiche a causa del nubifragio che si è verificato ieri lungo la costa ionica cosentina ed in particolare a Rossano e Corigliano. A Rossano una vera e propria catena umana si è stretta attorno ai turisti evacuati che sono stati confortati con generi di prima necessità. Tante le associazioni di volontariato oltre alla Protezione civile che hanno lavorato fino a tarda notte per allestire le cucine da campo e i letti. Molti gli agriturismi, le case parrocchiali e le abitazioni private che si sono fatte carico di ospitare le persone più disagiate e deboli, quali i disabili e i bambini per evitare loro un ennesimo disagio nel dormire ammassati.
Hanno perso tutto, il camper, l'auto, la tenda dove dormivano, i cellulari, il denaro custodito scrupolosamente nei portafogli, i vestiti e persino gli alimenti e a quanti sono stati sfollati dai campeggi e dalle case di vacanza non è rimasto altro che trovare rifugio nelle strutture di emergenza in un palazzetto dello sport. E' quanto stanno vivendo i turisti evacuati dai diversi villaggi turistici del litorale ionico di Rossano in seguito all'alluvione che ha spazzato via tutto in un attimo. "Ho perso tutto, soldi, cellulare, camper, automobile, vestiti ma per fortuna ho salvato la mia famiglia - ha detto Corrado, villeggiante del camping Oriental Park- ed ora mi appresto a dormire con la mia famiglia nel palazzetto. Era circa mezzanotte tra martedì e mercoledì quando ha iniziato a piovere forte e per paura di rischiare abbiamo allertato i Vigili del fuoco che purtroppo sono intervenuti sostenendo che non c'era da allarmarsi. Convinti di ciò siamo andati a dormire e per fortuna quella maledetta notte ho invitato mia figlia, mio genero ed il mio nipotino, di due mesi appena, a dormire nel mio camper e non nel bungalow quando intorno alle 8 del mattino mi sono svegliato e ho tentato di aprire la porta che era bloccata dall'acqua. E' stato questo il momento in cui sono stato assalito dal panico più totale ma allo stesso tempo ho avuto la forza di svegliare tutti e prendere il canotto che avevo per fortuna vicino al camper e iniziare a trasbordare tutti. A piedi ormai nudi ho attraversato il camping per far salire tutta la mia famiglia sul canotto e metterli al sicuro". "Non ho idea di quanti viaggi avanti e indietro ho fatto - ha aggiunto - ma ora siamo tutti qui insieme. Questa catastrofe si poteva evitare. Lo dico con certezza perchè se solo a mezzanotte i Vigili del Fuoco ci avessero fatto evacuare avremmo evitato il disastro. Se solo lo avessi saputo avrei lasciato il campeggio e non avrei perso il camper e l'auto. Sono nove anni che vengo a Rossano e lascio qui il mio camper ma quanto accaduto ieri non l'avevo mai visto. Non ho più nulla, neppure i soldi per rientrare a casa e non so che cosa faremo io e la mia famiglia nei prossimi giorni. Ho solo una certezza, le responsabilità dipendono sempre dall'uomo".(ANSA)