Non è esaltante il piazzamento degli atenei statali calabresi nella classifica nazionale pubblicata dal Sole 24 Ore e redatta sulla base di dati del Ministero dell’Università e dell’Anvur. Nella graduatoria generale dei 61 atenei statali basata per il 50% sulla ricerca e per il 50% sulla didattica, l’U n iversità Mediterranea di Reggio e la Magna Graecia di Catanzaro (nella foto) si collocano pari merito al 42. posto, mentre l’Unical di Arcavacata di Rende è piazzata in 54. posizione. Nella classifica sulla ricerca appare discreta la performance dell’Umg di Catanzaro (21. posto), mentre Unical e Mediterranea sono al 43. Peggio la didattica che vede Catanzaro fanalino di coda al 61. posto, Reggio al 43. e Unical in 47. posizione. Molto significativo il piazzamento ai piani bassi relativamente alle prospettive occupazionali e in particolare nella percentuale di studenti occupati ad un anno dal titolo di studio: Catanzaro è penultima (60. posto) e Reggio Calabria fanalino di coda (61.) mentre l’Unical è al 58. posto. Tra gli altri parametri considerati dall’articolato studio, ce n’è uno per il quale l'ateneo del capoluogo regionale è, secondo l'analisi del Sole 24 Ore, assolutamente inadeguato: quello della sostenibilità, che considera il numero medio di docenti di ruolo nelle materie di base e caratterizzanti per corso di studio. L’ateneo Magna Graecia è all'ultimo posto in Italia, esattamente come lo scorso anno, mentre l'Unical si trova al 46. e Reggio Calabria al 7. posto. Se si passa invece alle opinioni degli studenti, l’Università della Calabria di Arcavacata di Rende guadagna un buon 12. posto, Catanzaro si piazza al 17. e Reggio Calabria al 31. Quando si dice la generosità. Emblematico, invece, per il carattere innovativo degli atenei, il piazzamento nella mobilità internazionale e nei crediti ottenuti all’estero: mentre Reggio Calabria è all’11. posto dunque tra i migliori atenei, l’Unical è al 56. e l’Umg di Catanzaro al 59.3