Possibile che in Calabria le istituzioni continuino a negare diritti sacrosanti? Possibile che lo stato tanto esigente verso i contribuenti diventa sordo quando deve pagare?. Va in tale ottica la denuncia di Coldiretti Calabria che interviene sui ritardi neipagamenti agli agricoltori. "La Regione ed Arcea devono azzerare i gravi ritardi nella gestione dei pagamenti degli aiuti agli agricoltori e le inadempienze accumulatesi che impediscono il corretto svolgimento dell’utilizzo dei servizi del Sistema Informativo Agricolo Nazionale, a supporto degli adempimenti gestionali dei Fondi Comunitari nonché delle funzioni degli Organismi Pagatori, che è quello di pagare i contributi europei agli agricoltori con puntualità ed efficienza e senza ricorso ad azioni straordinarie di fine anno”. Con questo puntualizzazioni, e dopo diverse sollecitazioni la Coldiretti Calabria insiste con una lettera al Presidente Oliverio e ai Dirigenti: Nicolai (ARCEA) , Salvino (Dipartimento Agricoltura ), Zanfino (Autorità gestione PSR Calabria) . Coldiretti riferisce che sono o stanno per partire numerose istanze in “carta bollata” per le trascuratezze che si continuano a sommare sul mancato pagamento degli aiuti delle annualità pregresse della domanda unica e delle misure a premio del PSR 2007-2013 compresi gli aiuti per la manutenzione degli imboschimenti per i quali anche il Dipartimento deve completare le proprie attività delegate da Arcea. Basta dire che ad oggi sono da liquidare: i saldi dei premi 2014 non pagati (indennità compensative e biologico; riemissioni dei pagamenti non andati a buon fine, bloccati da 6 mesi a causa delle irregolarità rilevate della Commissione Europea e che riguarda numerose aziende; i saldi delle annualità 2013-2014 e precedenti della domanda unica. Le aziende agricole – continua la lettera – hanno bisogno di tempi certi e la Regione ed ARCEA li devono assicurare, perché gestiscono importantissime risorse che devono essere date agli agricoltori. Occorre pensare al presente e al futuro prossimo e metterci al passo con i tempi – chiede Coldiretti – attraverso una un’imponente riorganizzazione di Arcea e del Dipartimento Agricoltura per una dematerializzazione dei documenti e la conseguente digitalizzazione delle procedure, in particolare quelle riferite alla gestione della risorse ordinarie, nonchè una forte spinta improntata sulla semplificazione e sulla sussidiarietà quali fattori che contribuiscono ad essere competitivi ed efficienti".