Sedici anni di commissariamento sono serviti solo a spendere inutilmente centinaia di milioni di euro: nessuna soluzione, nessun intervento strutturale. E la Calabria rivive l’incubo dell’emergenza rifiuti. A certificarlo è una relazione del dipartimento Ambiente della Regione, che “giustifica” la necessità di spedire a un gestore fuori Calabria (la selezione è stata avviata) tra 40 e 60 tonnellate di spazzatura al giorno. A determinare il rischio che il sistema collassi è l’aumento della produzione nel periodo estivo nell’ambito di un sistema che già di per sé fa acqua da tutte le parti. «È evidente – si legge nella relazione – che con il sopraggiungere della stagione estiva non è assicurato il completo trattamento/smaltimento dei rifiuti urbani». Fra l’altro la discarica di Pianopoli è prossima alla saturazione, mentre non è stata ancora aggiudicata in via definitiva la gara per il trasporto transfrontaliero dei rifiuti via mare e la Campania ha comunicato il “taglio” da 500 a un massimo di 200 tonnellate dei rifiuti calabresi che è disposta ad accogliere ogni giorno.