Resta in carcere Giuseppe Franco, il sottufficiale dell a Marina Militare accusato di avere stuprato 3 giorni fa una quindicenne in un parco a pochi passi del Palazzo di Giustizia di Roma. Lo ha deciso il gip Giacomo Ebner che ha accolto una richiesta avanzata del pm Eugenio Albamonte. Oltre che del reato di violenza sessuale Giuseppe Franco e' accusato di sostituzione di persona per essersi presentato alla ragazzina come un agente di poliziaUn rapporto sessuale ne' consensuale ne' dettato da un raptus. Per il gip Giacomo Ebner, la violenza messa in atto tre giorni fa dal sottufficiale della Marina Militare Giuseppe Franco ai danni di una ragazzina di 15 anni in un parco del quartiere Prati fu "pianificata". Nell'ordinanza di due pagine che dispone il carcere, infatti, il magistrato scrive che Giuseppe Franco "ha individuato una ragazza palesemente minorenne", "ha esibito un tesserino per accreditarsi come rappresentante delle forze dell'ordine" e "ha persuaso la minore esercitando la forza solo nei momenti in cui la ragazzina tentava di ribellarsi". Non solo, ma l'uomo "ha senz'altro approfittato dell'orario notturno e anche del luogo dove appartarsi da lui senza dubbio conosciuto". Secondo il giudice, poi, l'indagato deve stare in carcere perche' "e' sussistente il pericolo di reiterazione del reato" ed appare concreto "anche quello di fuga, tenuto conto che il militare ha cercato di far perdere le proprie tracce e che avendo fatto numerose missioni all'estero potrebbe conoscere i luoghi in cui rifugiarsi". Intanto a Roseto Capo Spulico, piccolo centro dello jonio cosentino di cui Franco è originario c'è perplessità e sconcerto.