Contatti, alleanze e collaborazioni tra cosche di 'ndrangheta della Locride e dell' area tirrenica sono emersi nel corso dell' inchiesta Santa Fè coordinata dalla Dda di Reggio Calabria e condotta dai finanzieri del Gico di Catanzaro contro un sodalizio accusato di essere dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, operante in Calabria e con importanti ramificazioni a livello nazionale ed internazionale. In particolare, dalle indagini, sono emersi contatti tra gli Aquino-Coluccio di Marina di Gioiosa Ionica e le cosche Alvaro di Sinopoli e Pesce di Rosarno. L' operazione si è inserita nella più ampia attività condotta dalla Dea americana relativa ad una serie di indagini, svolte in diversi Paesi, aventi come denominatore comune i medesimi fornitori e, in alcuni casi, anche gli stessi clienti indagati nel procedimento "Santa Fè 2013". Nel corso dell' inchiesta, in Argentina, è stata monitorata l' attività di un soggetto serbo-montenegrino, in diretto contatto con i componenti la cosca Alvaro in occasione dell' organizzazione dell'invio di un carico di cocaina. Sempre in Argentina sono stati identificati altri soggetti coinvolti nella spedizione della droga. (ANSA)
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