La chiusura della rampa di uscita dello svincolo di Fagnano Castello rappresenta un ulteriore disagio che va a sommarsi alle altre innumerevoli carenze infrastrutturali e alla viabilità, presenti nella nostra Regione. È impensabile prepararsi ad affrontare la stagione estiva in una condizione di paralisi che coinvolge le principali arterie viarie dell’intero territorio regionale. Non si può programmare sviluppo e puntare al turismo senza i presupposti di base. Perché i visitatori dovrebbero scegliere come meta la Calabria, se alle bellezze incredibili dei luoghi non corrisponde la possibilità di raggiungerli in maniera agevole? Il Consigliere regionale della Casa delle Libertà, Giuseppe Graziano, ha presentato un’interrogazione per capire che tipo di iniziative intenda assumere la Giunta Regionale al fine di sollecitare un intervento immediato da parte dell’Anas per ripristinare il corretto transito dello svincolo di Fagnano Castello al km 18,300 della statale 283 delle Terme Luigiane, chiuso dal 30 gennaio scorso per una frana, garantendo così l’incolumità dei viaggiatori e la piena fruizione dei laghi, dei rinomati castagneti e della montagna dell’Appennino nord calabrese nella stagione estiva. Non si può continuare a temporeggiare – continua Graziano - su queste gravissime disfunzioni. Le ambizioni e le vocazioni turistiche del nostro territorio continuano ad essere mortificate e penalizzate. Pianificare lo sviluppo di un territorio non è credibile, tantomeno attuabile se le principali arterie che portano alle location di maggior interesse rimangono bloccate rendendole inaccessibili ai turisti. Nel caso specifico, lo svincolo di Fagnano Castello, interdetto al traffico, è un punto cruciale della viabilità, il nodo principale per raggiungere i laghi naturali della montagna fagnanese così come i maestosi castagneti, che rappresentano meta privilegiata di numerosi turisti e principale fonte di reddito per la maggior parte dei residenti dell’area.