In pieno clima fibrillante per l’annunciata rotazione dei dirigenti dei dipartimenti, scoppia alla Regione il caso degli stipendi dei dirigenti generali, che potrebbe aprire un nuovo conflitto tra Stato e Regione. È da verificare, infatti, se nell’ambito dell’alta dirigenza regionale qualche retribuzione superi il tetto annuo di 240 mila euro comprensivo di contributi previdenziali e dell’indennità di risultato, stabilito per il personale in servizio nella pubblica amministrazione dal Governo Renzi con una norma recepita dalla Regione Calabria. Norma la cui eventuale inosservanza potrebbe dar luogo al conflitto istituzionale. Intanto il consigliere regionale del Gruppo misto Mimmo Tallini contesta i compensi attribuiti alle tre new entry Antonio Viscomi (direttore generale alla Presidenza), Ennio Apicella (segretario generale) e Riccardo Fatarella (dg del dipartimento Tutela della Salute). Un esempio, a suo avviso, di grande incoerenza da parte del presidente Oliverio, che aveva giudicato «assurdo» che ci fossero dirigenti regionali che arrivano a guadagnare 135mila euro all’anno.
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