
La pressione della Dda sta facendo diventare aggressiva la ’ndrangheta A Cosenza c’è un clan, in particolare, che, dopo anni di strapotere criminale, rischia di sbandare Gli effetti delle inchieste del pm antimafia Pierpaolo Bruni sono stati più devastanti di un sisma La cosca degli zingari, però, non vuole arrendersi a quel magistrato che ha già fatto arrestare molti dei suoi boss e reggipanza E tanti di quei capi sono finiti al carcere duro Per questo in cella c’è chi avrebbe esternato la propria rabbia confessando inquietanti propositi di vendetta nei confronti del magistrato anti-’ndrangheta Ernesto Foggetti, uno dei pentiti più freschi della storia della mafia locale, ha riempito le pagine d’un verbale con il racconto del suo incontro in cella con Gennarino Presta e di una scottante confidenza ricevuta Presta è uno dei fidatissimi luogotenenti del reggente, Maurizio Rango, e da qualche giorno è rinchiuso, al 41-Bis, nel penitenziario dell’Aquila Il collaboratore di giustizia avrebbe rimesso insieme i temi di quella conversazione avvenuta dietro le sbarre, qualche mese fa, prima che lui decidesse di saltare il fosso Argomenti che svelerebbero l’insofferenza della mafia all’azione dello Stato che inesorabilmente sta riappropriandosi di quei territori che erano diventati feudo dei malacarne
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