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Tela di Penelope
lavori bloccati
conferma da Scura

I tempi di realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide potrebbero dilatarsi. Questo a causa di subentrati problemi tecnici legati alla gara d’appalto e alla ditta aggiudicatrice dei lavori.  È quanto ha annunciato il commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Massimo Scura, ai margini della visita-sopralluogo che ha effettuato all’ospedale civile “Giannettasio” di Rossano. Ad accompagnarlo, il sindaco Giuseppe Antoniotti, il commissario dell’Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli ed il direttore sanitario dello Spoke Corigliano-Rossano, Pierluigi Carino. La visita di Scura – dichiara Antoniotti – è sicuramente rincuorante rispetto al silenzio tombale che si è registrato negli ultimi sei mesi attorno alla questione sanitaria della Sibaritide. Speriamo sia un punto di partenza per raggiungere l’obbiettivo di rendere quanto più efficiente il servizio sanitario in questo territorio. Non è rincuorante la situazione sul nuovo ospedale illustrata dal commissario. Pare che la ditta aggiudicatrice dei lavori, la stessa che realizzerà anche la struttura sanitaria di Palmi, abbia palesato difficoltà a rientrare nei costi dell’appalto. Pertanto, in questa situazione – scandisce il sindaco – sarà determinante la volontà politica del Governo regionale. Che, se davvero intenzionata a realizzare il nuovo ospedale della Sibaritide, potrebbe da subito scorrere la graduatoria delle ditte partecipanti alla gara e procedere alla messa in opera della struttura. Ma se questi problemi tecnici, invece, fossero sorti per nascondere una sottaciuta quanto spifferata intenzione di distorcere i fondi destinati a questo territorio, per destinarli alle esigenze di altre realtà che comunque non sarebbero più urgenti di quelle che specie in ambito sanitario si registrano nel nostro comprensorio, allora – precisa ancora Antoniotti - saremmo difronte ad un atto di una gravità inaudita. Nel corso della visita ho chiesto al Commissario che si intervenga subito, ancor prima che inizi la stagione estiva, per colmare le lacune del Pronto soccorso del Giannettasio, gravato dalle continue ed incessanti urgenze che, spesso, non si riescono a tamponare. Pertanto ho evidenziato l’allarmante carenza di personale ed il paradossale non utilizzo dei posti letto che pure sono presenti nella struttura. Non solo. Considerato che il servizio sanitario funziona ed utile a tutti se è messo ben in rete, ho reclamato l’esigenza di rivedere il piano di primo soccorso sull’intero territorio. E quindi di riaprire al più presto uno dei due Pronto soccorso di Trebisacce o Cariati, in modo tale da alleggerire il peso sugli ospedali di Corigliano e, soprattutto, su quello di Rossano dove i codici rossi e gli accessi dal 118, proprio per il miglior collegamento che la struttura ha con le principali vie di comunicazione, sono praticamente triplicati rispetto al “Compagna”. Così come urgono misure urgenti per rendere strutturalmente e strumentalmente più efficienti le unità operative di Ortopedia e Otorinolaringoiatria. Purtroppo, lo spostamento di unità operative tra i due ospedali di Rossano e Corigliano, attuato dal precedente Governo regionale, ha solo peggiorato, nel suo complesso, l’offerta sanitaria dei due nosocomi, aumentandone anche i costi. Una scelta disastrosa che, insieme all’allora rappresentanza politica regionale di riferimento in questo territorio, ho contestato aspramente all’ex presidente Scopelliti”.  

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