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Operazione Plinius 2
Roberti DNA: pericolo
è zona grigia

“Le cosche Valente e Stummo di Scalea, colpite oggi dall'operazione ‘Plinius 2’, eseguita dai carabinieri e coordinata dalla DDA di Catanzaro, erano a volte alleate e a volte in contrasto”.  Il particolare emerso durante la conferenza stampa  nel comando provinciale dei Carabinieri di Cosenza, alla quale ha preso parte  il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, oltre ai vertici della Dda di Catanzaro, con i procuratori Lombardo, Bombardieri, Luberto e Bruni.  "Si tratta di cosche antiche - ha detto Roberti - e succede spesso che a volte sembrino scomparire, inabissandosi, anche grazie al contrasto della giustizia, ma poi ritornano. E' un'indagine complessa, che conosco bene anche perche' - ha detto ancora Roberti - e' collegata ad altre indagini svolte da altri uffici. La pericolosita' della 'ndrangheta - ha concluso Roberti - sta proprio nella sua capacita' di espansione. La vera forza delle mafie e' la capacita' di relazionarsi con la politica e anche con il mondo economico e delle professioni. La vera forza delle mafie, e ce lo dobbiamo mettere bene in testa - ha proseguito  Roberti - sta fuori dalle mafie, sta in quella zona grigia della societa' civile, delle istituzioni, del mondo dell'economia che fa affari e raggiunge profitti anche particolari. Manca la collaborazione della popolazione. A pochi giorni dalla commemorazione che faremo a Palermo, mi piace ricordare cio' che diceva Falcone - ha aggiunto - e cioe' che non possiamo pretendere il coraggio da inermi cittadini, ma dobbiamo impegnare contro le mafie il meglio delle istituzioni, cosi' poi i cittadini prenderanno coraggio, e io credo che questo principio sta avendo realizzazione, e questo e' molto confortante"

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