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Operazione Doomsday
colpo a clan zingari
fermate 13 persone

carabinieri

Operazione Doomsday. I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cosenza hanno eseguito 13 fermi nei confronti di presunti esponenti della cosca ‘Rango-Zingari’, accusati di  associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi. I provvedimenti sono stati emessi sulla scorta delle indagini coordinate dal Procuratore  della DDA di Catanzaro Lombardo, dagli aggiunti Luberto e Bombardieri e dai sostituti Bruni e Tridico.  Le indagini hanno consentito di delineare gli assetti della cosca di ‘ndrangheta “Rango-zingari”, egemone in questo capoluogo e nel suo hinterland, e la sua rapida capacità di rigenerarsi allorquando suoi elementi di vertice sono stati attinti da misure cautelari a seguito anche di recenti operazioni condotte da quest’Arma. L’attività ha consentito di ricostruire come l’associazione, con la disponibilità di armi, fosse finalizzata allo sfruttamento delle ricchezze del territorio mediante la sistematica perpetrazione di estorsioni in danno di imprenditori, nonché gestisse in regime di assoluto monopolio il traffico di sostanze stupefacenti nell’area in cui esercita la propria influenza. Nell’ambito del medesimo procedimento risultano altri 5 indagati, già detenuti. Tra i fermati figurano un imprenditore edile assunto al ruolo di referente della cosca nel specifico settore ed alcuni dei soggetti già arrestati poiché ritenuti responsabili degli atti intimidatori in danno degli amministratori comunali di Marano Marchesato (CS). La misura “urgente” si è resa necessaria per una serie di esigenze cautelari sulla base di informazioni ottenute in fase d’indagine, con le intercettazioni, in particolare l’intenzione, accennata da elementi della cosca di compiere un attentato ai danni di una caserma dei Carabinieri di Cosenza. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Cosenza. 

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