Calabria

Lunedì 29 Aprile 2024

Assicuratore arrestato
per usura a cliente

E’ stato arrestato e posto ai domiciliari su disposizione del GIP del tribunale di Cosenza dai carabinieri di Rende Francesco Russo, 32enne originario di Altomonte, residente a Montalto Uffugo, agente di una nota compagnia di assicurazioni. L’uomo è indagato per usura aggravata ed è stato arrestato mentre era nel suo ufficio di Taverna di Montalto Uffugo. Le indagini, partite da una articolata denuncia sporta nel mese di novembre 2014 dalla vittima e coordinate dal sostituto procuratore,  Giuseppe Cava, hanno permesso di accertare due distinti accordi di interessi usurai che l’agente di assicurazioni era riuscito a raggiungere, approfittando della sopraggiunta difficoltà economica del malcapitato: quest’ultimo, non riuscendo più a corrispondere puntualmente i premi mensili delle polizze sulla vita e sugli infortuni che aveva stipulato in precedenza con la compagnia di assicurazioni, aveva chiesto la sospensione delle polizze in corso. L’agente di assicurazioni si mostrava invece disponibile a coprire i premi arretrati della vittima, anticipando per suo conto la somma a ciò necessaria, prospettandogli – come incentivo per accettare la soluzione offerta – il rischio di poter perdere i premi delle polizze sin a quel momento versati e subire un’azione giudiziaria da parte della compagnia assicurativa. In particolare, l’agente di assicurazioni: nel mese di luglio 2014, a fronte di un prestito di denaro di euro 4.737 euro da restituire entro il trimestre successivo alla consegna, si faceva promettere dalla vittima interessi complessivi di euro 3.663 suddivisi in tre rate mensili, con applicazione di un tasso mensile superiore al 25%, facendosi rilasciare dalla vittima una serie di assegni post-datati a copertura sia del capitale prestato che degli interessi da corrispondere entro la scadenza concordata di fine settembre 2014, incassando 2 assegni da 1.200 euro cadauno. A fine settembre 2014, a fronte di una dilazione di circa un mese del debito di euro 7.200 che la vittima aveva nuovamente accumulato nei suoi confronti (non riuscendo a rispettare le scadenze in precedenza convenute col primo accordo), si faceva promettere l’ulteriore somma di euro 4.200 a titolo di interessi, con applicazione di un tasso mensile superiore al 60%. Dalle intercettazioni telefoniche è emerso che l’indagato stava cercando di rivolgersi a terzi intermediari, di recuperare “forzatamente” il proprio credito nei confronti della vittima. 

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