Calabria

Lunedì 12 Maggio 2025

“Caterina” da ieri esposta ai fedeli

 La campana “Rita”, donata alla chiesa dell’Addolorata, è arrivata nella cittadina ieri pomeriggio alle 14, proveniente dal viaggio a Roma dove, nella città del Vaticano, ha ricevuto la benedizione di papa Francesco. Ad attenderla al suo arrivo e fare la dovuta accoglienza è stato il priore dell’arciconfraternita dei Sette Dolori, Vincenzo Vavalà, il sacerdote serrese don Vincenzo Schiavello e gli stessi donatori, i fratelli Schiavello. Prenderà il posto della vecchia campana “Caterina” che troneggia nella nicchia della facciata della chiesa fin dall’anno 1917. Realizzata nella fonderia siciliana di Michele Merolla, ha le stesse dimensioni e le stesse caratteristiche sonore della vecchia “Caterina”, ma il suo suono è più squillante e potrà essere azionata sia manualmente sia elettricamente. Verrà posta nella nicchia centrale del frontespizio, all’apice della facciata granitica della chiesa dove potrà anche essere vista e ammirata per la sua metà, dato che l’altra metà è rivolta verso il tetto della chiesa e, quindi, resta nascosta alla vista degli osservatori. “Rita” è stata accolta davanti la porta laterale della chiesa da dove è stata trasportata a vigor di braccia e di mezzi meccanici all’interno del sacro tempio e sistemata a uno dei lati dell’altare maggiore, dove rimarrà esposta al pubblico per almeno un mese. Toccherà, ora, all’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, presiedere alla cerimonia del “battesimo” e all’emissione del suo primo rintocco. Sulla sua superficie, ancora liscia e dorata, sono stati incisi in bassorilievo l’immagine della Madonna dei Sette Dolori, lo stemma pontificio, il nome del priore, quello dei donatori e quello della ditta costruttrice. L’esposizione della nuova campana durerà circa un mese durante il quale i fedeli potranno ammirare l’opera da vicino, toccarla con mano, fotografarla e anche ascoltare qualche assaggio del suo suono vibrante. Poi prenderà il suo posto sul frontespizio della chiesa dell’Addolorata. «È un momento di orgoglio per tutti i serresi – ha commentato il priore Vincenzo Vavalà – perché la campana è un simbolo di fede che mantiene unita nella preghiera tutta la comunità. Fra qualche giorno la nuova campana chiamerà a raccolta i devoti col suo suono che scandirà nel corso degli anni a venire –ha concluso –i momenti più belli e più significati della vita religiosa dell’intera cittadinanza ».

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