Sono una quindicina le persone fermate e arrestate tra la Calabria e New York nell'ambito dell'indagine della Polizia di Stato e dell'Fbi su un'organizzazione criminale legata alla Ndrangheta e alle famiglie mafiose americane. Una trentina, invece, gli indagati. Sono in corso nei due paesi perquisizioni e sequestri. I provvedimenti sono stati emessi dalla Dda di Reggio Calabria e dalla magistratura americana ed eseguiti dal Servizio centrale operativo (Sco) e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, dall'Fbi e dall'Homeland security.
L'indagine, coordinata dalla procura antimafia di Reggio Calabria, è durata diversi mesi ed è stata condotta dagli uomini del Servizio centrale operativo e della squadra mobile di Reggio Calabria, in stretto contatto con gli agenti del Federal bureau of Investigation. L'inchiesta ha consentito di ricostruire vecchie e nuove alleanze tra le famiglie mafiose americane e quelle calabresi, confermando il ruolo di leadership della 'Ndrangheta nella gestione del traffico internazionale di droga. Alleanze che già erano emerse nell'ambito dell'inchiesta 'New Brige': in quell'occasione gli investigatori avevano infatti dimostrato l'esistenza di un 'ponte' tra New York e la Calabria, costruito attraverso l'alleanza delle famiglie mafiose americane con le cosche dell'area ionico e reggina.(ANSA)
Un ristorante nel Queens, a New York, gestito da un calabrese incensurato assieme alla moglie e al figlio: era questa, secondo quanto ricostruito dagli investigatori attraverso intercettazioni audio e video, la base dell'organizzazione che controllava un imponente traffico di droga tra gli Stati Uniti e l'Italia. L'uomo, assieme ai familiari, è stato arrestato nelle settimane scorse: nel corso della perquisizione nel ristorante sono stati sequestrate oltre 100mila dollari, sei pistole, un fucile, cocaina e marijuana.
Cocaina nascosta in container provenienti dal centro America contenenti ufficialmente frutta tropicale e tuberi: l'hanno scoperto gli investigatori della Polizia e del Fbi nell'ambito dell'indagine che ha svelato l'ennesimo legale tra le famiglie mafiose americane e la 'Ndrangheta calabrese. Grazie ai pedinamenti ed alle intercettazioni, gli investigatori sono riusciti ad intercettare alla fine del 2014 nei porti di Wilmington, nel Delawere, e di Chester Philadelphia, in Pennsylvania, due carichi di droga per un totale di 60 chili di cocaina purissima. La 'copertura' utilizzata per importare la droga era una società impegnata nel settore alimentare e nell'importazione di frutta tropicale.(ANSA)
I dettagli dell'operazione della Polizia di Stato e del Fbi che ha portato allo smantellamento di un'organizzazione legata alla 'Ndrangheta dedita al traffico di droga tra gli Usa e l'Italia saranno resi noti in una conferenza stampa in programma a Roma, alle 10.30, nella sede della Procura nazionale antimafia. All'incontro parteciperanno tra gli altri il procuratore Antimafia Franco Roberti, il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho, il procuratore aggiunto di Reggio Nicola Gratteri, il questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi, il direttore del Servizio centrale operativo Renato Cortese, il vice direttore del Fbi Chris Warrener, il direttore della prima divisione dello Sco Andrea Grassi, magistrati statunitensi e investigatori italiani e americani.(ANSA)
L'uomo è stato arrestato assieme alla moglie e al figlio dall'Fbi, con l'accusa di traffico internazionale di droga. Dalle indagini è emerso che dietro la veste ufficiale, titolare del ristorante-pizzeria 'Cucino a modo mio' nel Queens, la sua vera attività era quella di broker del traffico di droga. L'uomo sarebbe infatti in contatto sia con esponenti delle famiglie mafiose newyorchesi sia con personaggi di spicco della 'Ndrangheta, un cartello della famiglia degli Alvaro, sia con i narcos sudamericani. Il 12 ottobre scorso, il giorno del Columbus Day, gli uomini del Fbi e della polizia italiana hanno bloccato il primo carico di cocaina, proveniente da un porto del centro America e destinato alle piazze di New York e della Calabria. Dietro questo traffico, hanno ricostruito gli investigatori, vi sarebbe appunto il ristoratore calabrese.(ANSA)