Calabria

Lunedì 29 Aprile 2024

Sanità al collasso
sindaci a Scura:
rivedere decreto

E’ formalizzata in un documento ufficiale, la vibrata e corale richiesta avanzata nei giorni scorsi dai sindaci del tirreno cosentino di una sanità efficiente ed adeguata, sanità depotenziata e messa in ginocchio dalle scelte della precedente giunta regionale, in nome del piano di rientro, e marginalizzata anche nella nuova riorganizzazione della rete ospedaliera vergata dal neo commissario Scura. I primi cittadini, interpreti dell’indignazione, delle preoccupazioni motivate dei cittadini di tutta la fascia costiera, hanno messo nero su bianco rivendicazioni e proposte emerse al termine del vivace dibattito che si è svolto a Cetraro, presente il consigliere regionale Giuseppe Aieta.  Cosa chiedono in concreto i primi cittadini al commissario Scura? Che le indicazioni del Patto della Salute trovino concreta applicazione. Prima proposta:   una chiara collocazione dell’area emergenza-urgenza. La disarticolazione del DEA con la rianimazione dissociata dalle altre unità operative è stata un paradosso che ha reso il sistema insicuro e inefficienti. Quindi è necessario ripensare la riorganizzazione dello spoke Cetraro-Paola individuando una unica struttura deputata all’emergenza  tenendo conto dei criteri orografici, strutturali e logistici per assicurare l’accessibilità migliore ai cittadini di tutto il tirreno cosentino. Poi la riattivazione degli ospedali di confine come Praia a Mare, in cui allocare specialistiche di base per garantire una equa distribuzione dei posti letto sulla rete pubblica e privata senza modificare il rapporto previsto per abitanti. Dato non secondario si frenerebbe l’emigrazione sanitaria, o meglio l’emorragia verso la Basilicata e la Campania che comporta una sottrazione di risorse importanti alla sanità calabrese. Una maggiore sinergia tra pubblico e privato.  Infine  la riorganizzazione dei distretti con  l’attivazione di Aggregazioni Funzionali Territoriali gestite dai medici di base supportati da infermieri, assistenti sociali, amministrativi, per assicurare la continuità assistenziale, domiciliare e ambulatoriale, evitare ricoveri impropri.  Il tirreno è compatto, deciso a  battersi per una sanità adeguata. Cosa risponderà il commissario?

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