Dalle indagini è anche emerso che fratello e sorella residenti a Pontedera erano addetti all'individuazione dei finanziatori delle singoli spedizioni delle partite di cocaina. Coinvolto anche un altro italiano, una guardia notturna di un supermercato di Lucca, calabrese originario di Taurianova (Reggio Calabria) ma residente ad Altopascio (Lucca), tra i primi membri della gang, avvicinato proprio dall'agente sotto copertura già nel 2012. Lo spaccio era invece gestito da albanesi, in particolare due residenti nella provincia di Pistoia che finalizzavano la cocaina in Toscana. Nella conferenza stampa, presieduta dal procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, e dai colonnelli Adriano D'Elia del Nucleo di polizia tributaria di Firenze, e Raimondo Galletta del Gico di Firenze, è stato anche evidenziato che il gruppo faceva arrivare dal Brasile la cocaina nascondendola nei doppi fondi delle valige imbarcate su voli internazionali senza prendere particolari precauzioni, se non quella di avvolgere i panetti di droga in coperte ed abiti. Anche così, è stato possibile effettuare, nel tempo, dei maxi sequestri fra cui 40 kg all'aeroporto di Malpensa il 15 agosto 2012, 20 kg a San Paolo del Brasile il 9 settembre 2012, 15 kg il 10 ottobre 2012 a Fiumicino e 2 kg il 7 giugno 2013 in Brasile. In quest'ultimo caso il corriere trasportava la droga nella biancheria intima, ma è stato scoperto. (ANSA) |
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