E' in corso un piccolo sciame sismico lungo le coste della Calabria, con nuove scosse di lieve entità, anche inferiori a magnitudo 2, avvenute dopo il terremoto di magnitudo 3,5 registrato alle 12,48 nello Ionio in mare, al largo dei comuni di Bianco, Bovalino e Africo, tutti in provincia di Reggio Calabria.
Quella colpita ''è una zona a sismicità frequente, nella quale negli ultimi 10 anni non si sono registrati terremoti forti'', osserva il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). In dieci anni, ha aggiunto, i terremoti più forti avvenuti in quest'area sono stati due, con magnitudo di 4,5 e 4,4, ma più profondi di quello avvenuto oggi. ''Sono in corso - ha aggiunto il sismologo - le analisi per comprendere il meccanismo che ha generato il terremoti di oggi. Molto probabilmente sono originati dalla deformazione della placca di sedimenti che si trova sopra la placca ionica, la grande struttura geologica che al largo della Calabria si piega e sprofonda nel Tirreno.