Tutte le imprese impegnate nei lavori di ammodernamento dell’A3 sono state sottoposte a controlli sulla sicurezza. Un accertamento certosino divenuto ancor più indispensabile dopo la morte bianca del lavoratore Adrian Miholca, precipitato con un mezzo ai piedi del Viadotto “Italia”. Ieri mattina, in particolare, una ventina di ispettori dell’Asp e della Direzione provinciale del lavoro di Cosenza hanno effettuato accertamenti nei cantieri per verificare l’applicazione delle norme per la tutela della sicurezza. Ispezionati, inoltre, i luoghi di lavoro e di accoglienza, i mezzi, gli indumenti e gli accessori. Inutile dire che, come previsto nei mesi passati in Prefettura, questo importante check-up giunge a qualche giorno dall’incontro che i sindaci dell’area del Pollino hanno affrontato a Roma, presso la sede centrale dell’Anas. I sindaci Pino Caterini, Giovanni Cosenza, Guglielmo Armentamo ed il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, infatti, hanno chiesto all’ing. Baio di fissare le opere di compensazione legate alla viabilità ordinaria e straordinaria delle strade Provinciali interessate dalla chiusura dell’A3, rafforzando, entro il 2017, gli interventi contenuti in un “Protocollo d’intesa” che i sindaci sperano di firmare a breve con Anas ed il contraente generale. Tutto per superare l’emergenza e l’impatto ambientale che i lavori stanno creando al paesaggio.