Sono state rese note le motivazioni con cui il tribunale di Paola ha assolto con formula piena perché il fatto non sussiste i 13 imputati, tra cui i vertici della Marzotto, nel processo per i veleni della Marlane, la fabbrica tessile di Praia a Mare. Una sentenza che aveva suscitato clamore e indignazione e contro cui la procura di Paola è pronta a ricorrere in appello. Nelle 256 pagine di motivazioni i giudici, Domenico Introcaso, presidente, Pierpaolo Bortone e Annamaria Beffardo ripercorrono le fasi processuali, gli esiti delle perizie e giungono alla conclusione che non vi è stata colpa, che le mancate misure di sicurezza nello stabilimento nonostante l’utilizzo di sostanze pericolose, non ha provocato tutte le morti, oltre 100, evidenziate dall’inchiesta. “Solo l’analisi del rischio, fondata sul paradigma sorgente-percorso-recettore, consente – scrivono - di valutare, in via quantitativa, i pericoli concreti per la salute umana connessi alla presenza di inquinanti nelle matrici ambientali (aria, acqua, suolo). Esiti negativi sono stati altresì forniti dall’indagine epidemiologica (integrante, secondo la giurisprudenza più recente, un mero indizio della verificazione di un danno all’ambiente), destinata a rilevare gli eventuali eccessi significativi nell’incidenza di determinate patologie nella popolazione esposta ai fattori tossici riconducibili all’attività produttiva gestita dagli imputati, rispetto all’incidenza che ci si potrebbe attendere in una popolazione di soggetti non esposti. Nel caso specifico i periti non hanno individuato alcun impatto sanitario nella popolazione dei comuni di Praia e Tortora correlabile allo stabilimento Marlane come accertato dagli esperti ‘Non sono stati individuati scostamenti significativi di patologie neoplastiche o comunque correlabili alle sostanze ritrovate nell'ambiente circostante’. Vi è stato –concludono - un disastro ambientale per lo sversamento continuo e costante di sostanza classificata tossica e irritante capace in determinate condizioni di sviluppare sostanze volatili irritanti come gli ossidi nitrosi; tale sostanza è presente in gran quantità nelle zone sottoposte a verifica e circostanti l'azienda Marlane; la tipologia di sostanza e del tutto associabile ad attività di tessitura come quella attuata presso Marlane”. Fin qui i giudici. Sta di fatto che tanti, troppi operai di quella fabbrica sono morti o si sono ammalati di tumore. Solo fatalità?