«Sono stato eletto in Forza Italia e mi ritrovo nel gruppo misto assieme al collega Orsomarso grazie a una bizzarra interpretazione del presidente del Consiglio». E, per dimostrare di essere azzurro fino al midollo, il consigliere regionale Mimmo Tallini si avvolge nella bandiera del suo partito tenendosela stretta fino al termine della seduta malgrado le pressioni esercitate da Scalzo per fargliela togliere. Nell’aula di Palazzo Campanella va in scena il Tallini-show, che nel secondo atto registrerà un vivace battibecco con il vicepresidente dell’assemblea Francesco D’Agostino proteso nel tentativo (fallito) di togliergli la parola. Esaurita la parte teatrale, il dibattito si concentra sui fondi comunitari, tema decisivo per lo sviluppo della Calabria in assenza di risorse ordinarie. Già nella relazione introduttiva, ma specialmente nella replica quando i toni diventano più duri, Oliverio denuncia una gestione largamente deficitaria del periodo 2007-2013, evidenzia le responsabilità politiche, dichiara guerra alla burocrazia e promette una svolta radicale.