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Piroscafo Oria
targa alla memoria

Aveva 25 anni Ernesto Federico, originario di Spezzano Piccolo in provincia di Cosenza, morì sul piroscafo Oria il 12 febbraio 1944. Una storia dimenticata la sua insieme a quella di altri 4000 prigionieri italiani che si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò, ebbero il coraggio di dire no a Mussolini. Una scelta che pagarono con la vita, infatti furono, imbarcati su un vecchio Piroscafo, l'Oria, un'odierna carretta del mare, che affondò nei pressi dell'isola di Patroklos in Grecia. Dopo 71 anni, il paese natio di Ernesto Federico, nella presila cosentina, ha inteso recuperare la memoria e dedicare una targa a quel giovane morto per la libertà. I sindaci del territorio con la fascia tricolore a testimoniare l'impegnodelle istituzioni affinchè non vengano dimenticate le storie personali disperse nella grande storia. Sul Piroscafo Oria persero la vita 58 giovani della provincia di Cosenza. L'impegno di un gruppo di ricercatori italiani sta ricostruendo e dando un volto ai ragazzi che nel '44, ebbero il coraggio di ribellarsi e si ritrovarono senza diritti- come è stato ricordato nel corso dell'iniziativa nella piazza di Spezzano Piccolo. Giovani senza un posto in cui riposare, il loro cimitero è stato il mare. Da Spezzano Piccolo il segnale importante : dopo più mezzo secolo si rende giustizia ai prigionieri di allora e alle famiglie che invece non hanno mai dimenticato

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