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Estorsione e violenza
due fermi a Cosenza

Carabinieri

Fermati dai carabinieri della Stazione Cosenza Principale un romeno e un moldavo, Lupai Mihai, 33 anni e Popa Ianus, 38 con l'accusa di sequestro di persona, lesioni personali aggravate e per il romeno anche la violenza sessuale. I due, avrebbero terrorizzato per mesi una giovane coppia di connazionali. Una brutta storia di soprusi che inizia con l'arresto a Reggio Calabria tre anni fa. Tornati a Cosenza i due ritengono responsabile dei loro guai con la giustizia un giovane che vive con la sua compagna in via Popilia. Lo affrontano e gli chiedono di pagare 2000 euro quale risarcimentro del rame perduto e delle spese legali affrontate. Il giovane viene picchaito più volte, la ragazza che è con lui condotta in un capannone e violentata dal romeno. Poi l'incontro pacificatore, così lo hanno comunicato i malviventi alle vittime, lei che non aveva detto nulla della violenza al fidanzato è restia, lui vuole chiudere questa storia bonariamente. Così si presentano nella casa dei due in via Rivocati, e le vittime scoprono di essere cadute in trappola. Il ragazzo viene brutalmente pestato. Sono i vicini, sentite le urla a chiamare le forze dell'ordine. I carabinieri fanno irruzione nella stanza e trovano il giovane con il volto tumeffatto che gli corre incontro e chiede aiuto. Parte l'informativa al tribunale di Cosenza, il pm De Maio dispone le verifiche. Gli uomini al comando del luogotenente Cosimo Saponangelo, al lavoro, i riscontri e la firma del provvedimento di fermo, eseguito questa mattina

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