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Wired "promuove"
un'azienda di Rende

Il mensile Wired segnala Altilia, fondata da Massimo Ruffolo, al primo postro tra le aziende "più promettenti d'Italia".  Altilia è una start-up di Rende (Cosenza) che punta a rivoluzionare il mercato globale della gestione dei Big Data non strutturati disponibili sul Web.

"Nata nel 2010 - si legge in una nota dell'azienda -  su iniziativa di un gruppo di ricercatori dell'Istituto di Calcolo e Reti ad alte prestazioni (ICAR) di Rende (CS), Altilia, che è ospitata all’interno di TechNest, l’incubatore di imprese dell’Università della Calabria, sviluppa tecnologie semantiche ca-paci di estrapolare conoscenza – in automatico e real time – dall’enorme mole di dati contenuta in pagine web e documenti elettronici condivisi in internet e nelle intranet aziendali. Un processo al quale le aziende sono fortemente interessate per le opportuni-tà che esso offre di valorizzare in modo più efficiente ed efficace le attività di business, creare migliori servizi informativi per se stesse e per i clienti e, più in generale, migliorare la propria capacità di generare e capitalizzare valore.
Altilia risponde a questa esigenza offrendo la piattaforma 'IDEA4 Semantic Con-tent Capture', in grado di automatizzare i processi di acquisizione, trasformazione, integrazione e memorizzazione in forma strutturata di big data presenti in sorgenti informative non strutturate ed eterogenee. La piattaforma è caratterizzata da algoritmi innovativi ed originali in grado di imitare il comportamento umano nel comprendere la struttura dei contenuti e nell’attribuire loro significato; algoritmi che sfruttano contempo-raneamente il layout spaziale dei documenti e l’analisi semantica dei testi, espressi in linguaggio naturale, per comprendere il significato delle informazioni, estrarle e renderle disponibili in formato strutturato".

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