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Strada a Palatucci
per GCIL errore
perseguitò ebrei

"La decisione di dedicare una strada a Giovanni Palatucci a Cosenza e' una scelta sbagliata, inopportuna e imprudente da parte del Sindaco e della sua maggioranza". Dura presa di posizione della CGIL contro il comune di Cosenza. "Contrariamente alla oliografia imperante per diversi anni dal dopoguerra che aveva dipinto Giovanni Palatucci come un eroe, uno Schindler italiano che aveva salvato la vita di molti ebrei - si legge in una nota - le ultime ricerche storiche documentate italiane, americane e israeliane hanno dimostrato che Palatucci non era affatto un eroe ne' una persona "giusta". Le ultime ricerche hanno sottolineato in maniera documentata. Dal 1938 anno della proclamazione delle leggi razziali, presso la Questura di Fiume svolgeva un'azione persecutoria nei confronti degli ebrei contrariamente a quanto si immaginava. Per alto tradimento i tedeschi lo inviarono a Dachau e non per aver salvato la vita degli ebrei. Queste e altre azioni infamanti hanno contraddistinto la sua attivita' di funzionario della questure di Fiume. Alla luce delle verita' documentate dalla ricerca storica incontrovertibile appare del tutto sbagliata la scelta di dedicargli una strada, o non si sapeva e allora e' un errore che va corretto, se si sapeva allora la decisione appare ancora piu' grave e la denunceremo in tutte le sedi. Ci appelliamo al Sindaco - conclude la nota sindacale - affinche' voglia approfondire la situazione e rivedere la decisione che non fa onore ad una citta' democratica e antifascista come Cosenza per onorare le vittime dei campi di concentramento e piu' specificatamente quelli di Ferramonti".             

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