Firmo, città sotto shock. Non si può morire a dodici anni per una banale influenza. E’ quello che, dolorosamente, la cronaca di queste ultime ore ha invece impietosamente proposto. Ed ora c’è una famiglia distrutta ed un’intera comunità piange una ragazzina dolcissima. Francesca Russo non ha avuto il tempo di crescere, di vivere il primo amore adolescenziale, di conoscere le vere gioie della vita. In poco meno di due settimane è cambiata per sempre l’esistenza di un’intera famiglia.L’influenza sembrava aver esaurito la sua virulenza. E’ stato il focolaio subdolo di un virus che - almeno una delle ipotesi della quale si sta adesso verificando la fondatezza- ha aggredito il fisico indebolito di Francesca fino ad intaccarne gli organi vitali. C’è tanta incredulità per le circostanze assurde che nel giro di dodici giorni hanno reciso la vita di una splendida bambina sempre sorridente, una ragazzina che amava la danza e gli amici.Il campanello d’allarme che ha fatto scattare il ricovero in ospedale sembra essere stato uno svenimento. La vicenda si è verificata nei giorni scorsi. Dopo aver seguito le lezioni nella vicina scuola media, Francesca era ritornata a casa, dove, seduta a tavola con i genitori, si è sentita mancare ed ha perso i sensi. La bambina è stata immediatamente portata al pronto soccorso dell’Ospedale di Castrovillari. I sanitari della città del Pollino, dopo una serie di accurate visite hanno disposto l’immediato trasferimento presso il reparto specializzato in cardiologia pediatrica di un ospedale di Napoli. Nella città partenopea, per contrastare l’avanzata del virus che aveva compromesso le funzionalità di reni e cuore – stando almeno alla poche e inevitabilmente frammentarie notizie che sono rimbalzate in città in queste ore convulse e strazianti per un’intera comunità- i medici avrebbero deciso di sottoporre la bambina ad un delicato intervento cardio-chirurgico. Sarebbe anche stato fatto ricorso ad un cuore artificiale. L’intervento, a parere dei sanitari, sarebbe perfettamente riuscito in linea tecnica ma, purtroppo, una serie di complicanze respiratorie hanno fatto precipitare il quadro clinico generale della giovanissima paziente. E Francesca non è riuscita più a risvegliarsi.Stamane la salma della ragazzina è giunta a Firmo, comunità piegata da un’atroce sofferenza. L’abitazione della famiglia è un via vai di parenti, compagni di scuola, amici e conoscenti. Il fiore più profumato è stato strappato alla vita, una famiglia dilaniata da un dolore incommensurabile, un paese intero si è chiuso nel silenzio e si interroga sul destino crudele toccato alla piccola Francesca, un fatalità che probabilmente ha aperto ferite non più rimarginabili di un’intera comunità.