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Incendi boschivi, il 2014 è l’anno nero della Calabria

 Un anno nero per la Calabria in tema di incendi boschivi. Da Catanzaro a Reggio, Vibo Valentia e Cosenza, il 2014 si è chiuso con statistiche allarmanti: +79% rispetto agli episodi dell’anno precedente. Se nel 2013 gli incendi boschivi su tutto il territorio calabrese si erano fermati a 292, il 2014 si è chiuso con 523 roghi. In aumento anche la superficie percorsa dal fuoco: il +15% equivale alla distruzione di 3.223 ettari di Calabria. Catanzaro è stata la provincia calabrese che ha registrato la maggiore incidenza rispetto all’anno precedente, +396% con 129 eventi. Il maggior numero di incidenti boschivi ha riguardato Cosenza (232), anche se l’aumento rispetto al 2013 ha avuto l'incidenza del 42%. Situazione da allarme rosso anche a Reggio, dove si è registrato un +196% per i 74 roghi conteggiati. Solo 10 incendi boschivi per Vibo Valentia (rispetto ai 3 dell'anno precedente) e situazione praticamente identica tra i due anni a Crotone che è passata dai 75 eventi del 2013 ai 78 del 2014. Quasi 1500 ettari distrutti a Cosenza (1492), seguita da Crotone (825), Reggio (500), Crotone (381) e Vibo Valentia (21). A tracciare un quadro completo del fenomeno criminale sono stati i vertici regionali del Corpo Forestale dello Stato nel corso dell'annuale incontro per illustrare i contenuti del bilancio operativo dell'anno passato. Il comandante regionale, Antonio Mostacchi, affiancato dai dirigenti provinciali di Reggio, Catanzaro e Cosenza, Giorgio Borrelli, Salvatore Spanò e Giuseppe Melfi, ha spiegato: «Il fenomeno ha evidenziato un discreto aumento rispetto all’anno precedente, ma ha presentato dei valori generali piuttosto bassi, ben al di sotto degli andamenti medi periodici stagionali, riferiti al quinquennio precedente 2009-2013». Aggiungendo: «La superficie media dei singoli incendi nel 2014, è risultata mediamente inferiore del 36% rispetto all’anno precedente. Si evidenzia una sostanziale diminuzione del numero degli eventi (circa il 33% in meno di incendi rispetto alla media 2009-2013). Le superfici percorse dal fuoco fanno registrare valori percentualmente ancora più bassi (- 69%) rispetto alle medie del medesimo periodo 2009-2013 per la coincidente diminuzione della superficie media del singolo evento (-54%)». I vertici del Corpo Forestale dello Stato guardano con ottimismo al futuro. Il comandante Mostacchi indica le linee guida della strategia d’azione: «La prevenzione innanzitutto. In questa ottica rientra il servizio di emergenza ambientale “1515”. Confidiamo molto nella collaborazione del cittadino, convinti tutti che insieme dobbiamo difendere e proteggere dall’azione criminale. Per questa ragione intensificheremo gli incontri nelle scuole per trasmettere il messaggio di rispetto della natura». Prevenzione, ma anche repressione. I risultati dell'attività investigativa nello scorso anno effettuata dai Comandi territoriali del Corpo Forestale dello Stato hanno portato alla denuncia di 2 persone e 215 comunicazioni di notizia di reato per incendio boschivo. 

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