Scene quotidiane, emblematiche della sanità calabrese. Le persone in coda per lunghe ore all’Uffico CUP-Ticket in locali angusti e con i lavori in corso. Non certo il massimo della salubrità e della sicurezza! Succede all’ospedale di Cetraro. Qui ogni giorno è un test di pazienza e autocontrollo per i cittadini che hanno bisogno di una prestazione. Grande caos, attese snervanti, linea internet che va a rilento e spesso si blocca, tre sportelli in una unica stanza: quello per le prenotazioni, quello per il pagamento ticket e quello per il ritiro dei referti. Gli uffici CUP e Ticket sono stati accorpati lo scorso ottobre per i lavori di adeguamento, ma ancora la situazione è in alto mare. Inutili le proteste quotidiane che spesso sfiorano la rissa. Provate ad immaginare persone malate, in difficoltà che devono attendere in piedi per ore per pagare il ticket e poter accedere alla prestazione. Da qui la decisione dettata dalla esasperazione di raccogliere le firme e chiedere interventi immediati. Possibile che in Italia, ma soprattutto in Calabria bisogna raccogliere le firme per un qualcosa di talmente scontato come l’idoneita dei locali di un ospedale?